A cura del Centro Studi Primavera Forense sulla Mediazione Civile
- partecipare personalmente e con l’assistenza del proprio legale;
- astenersi dal rimanere aggrappati ostinatamente alle proprie posizioni e pensare a possibili soluzioni alternative al giudizio, anche non convenzionali;
- ascoltare con rispetto e serietà, in modo da comprendere le esigenze e gli interessi dell’altra persona e ricordare che ognuno ha diritto al proprio punto di vista sulla questione, anche se da noi non condiviso;
- parlare solo quando è il proprio turno e non sovrapporsi all’altro;
- fare riferimento gli uni agli altri con i rispettivi nomi, e non come ‘lui’ o ‘lei’;
- astenersi dall’incolpare o attaccare l’altra parte;
porre eventuali domande al solo scopo di chiarire o migliorare la nostra comprensione degli altri punti di vista, senza che le stesse abbiano carattere provocatorio; - esprimere i propri bisogni e interessi personali e il risultato che si spera di ottenere;
- non rimuginare sulle relazioni o situazioni che non hanno funzionato bene in passato, ma piuttosto concentrarsi sulle cose che possono cambiare il proprio futuro;
- fare un tentativo di mediazione serio e coscienzioso ed astenersi da argomenti poco costruttivi, utilizzando ogni minuto a disposizione per lavorare in modo proficuo verso la ricerca di un accordo;
- richiedere al Mediatore una pausa quando se ne avverta il bisogno;
- esprimere al Mediatore – anche nel corso della procedura – le proprie preoccupazioni (ove, ad esempio, si ritenga che il Mediatore non sia imparziale o se la procedura sia condotta in modo che non si ritenga costruttivo).