Pubblichiamo, a cura del Centro Studi Primavera Forense sulla Mediazione Civile, una ultimissima pronuncia della Corte di Cassazione in una delle materie in cui è obbligatorio il tentativo di mediazione civile con l’ausilio di un mediatore civile professionista. “Nemo Iudex sine Mediatore”
In tema di azione di manutenzione, qualora alla turbativa del possesso concorra una pluralità di atti, ai fini della decorrenza del dies a quo, quale termine annuale per la proposizione dell’azione, occorre operare una distinzione. Nel caso in cui ciascuno degli atti risulti autonomamente lesivo, il termine decorre da ciascuno e per ciascuno degli atti lesivi; nel caso in cui gli atti, pure autonomamente lesivi, risultino connessi in modo da costituire una progressione seriale, il termine decorre dal primo di essi; nel caso, infine, in cui la lesione derivi da un solo atto che sia stato preceduto da altri atti di carattere strumentale, il termine decorre da quell’unico atto lesivo, che è anche l’ultimo, salvo che gli atti strumentali siano comunque tali da rendere evidente la loro funzionalità alla realizzazione della lesione. In questa ipotesi, il termine decorre dal primo degli atti strumentali percepibile come potenzialmente lesivo. In applicazione degli enunciati principi, al giudice del merito è poi demandato il compito di accertare se l’attività anteriore rendeva già percepibile la lesione del possesso e doveva, perciò, considerarsi oggettivamente molesta.
Corte di cassazione, Sez. II civ. sentenza 23 aprile 2018, n. 9985
Corte di Appello di Brescia, sentenza 25 settembre 2012, n. 1065
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